Come riportato, i colloqui hanno trattato la Conferenza Internazionale sui Rifugiati prevista per il prossimo novembre e gli sforzi reciproci per tale evento per ottenere risultati positivi che contribuiscano ad alleviare le sofferenze dei rifugiati siriani e consentire il loro ritorno in patria.
Hanno anche discusso le sfide che deve affrontare questa conferenza, in particolare i tentativi di alcuni paesi di prevenirla o di esercitare pressioni sui paesi che desiderano partecipare.
Le due parti hanno convenuto che “questi paesi continuano a politicizzare la questione umanitaria, che dimostra il loro vero volto davanti all’opinione pubblica mondiale”.
In tal senso, hanno sottolineato che “non avranno successo nel loro proposito poiché l’evento ha un fine umano ed è celebrato per il bene dei profughi e per il loro ritorno in patria, e per offrire tutto il sostegno per garantire condizioni adeguate”.
Hanno anche sottolineato che questa conferenza rappresenta un’opportunità per tutti per considerarla da una prospettiva umana, lontano da qualsiasi intervento politico dei paesi occidentali che prolunghi le sofferenze dei rifugiati siriani.
Da parte sua, il presidente Al-Assad ha ringraziato Russia per il sostegno e gli sforzi fatti affinché la conferenza sia un successo.
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