La coppia ha perso la vita questa domenica a Puerto Guzmán, nel dipartimento di Putumayo, nel sud del paese, ed i motivi dell’omicidio sono sconosciuti, ma fanno parte dell’ondata di assassinati di attivisti per la pace ed ambientalisti, leader indigeni e persone smobilitate dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia- Esercito del Popolo nei giorni scorsi.
Secondo Ramírez, questi omicidi sono un segno dell’aumento della violenza in Colombia, situazione a cui il governo del presidente Iván Duque non reagisce, ha assicurato in Twitter.
Il legislatore ha descritto l’attuale amministrazione come indolente, ed insieme all’hashtag #SOSColombia ha chiesto al presidente di intervenire sulla questione.
Il giorno prima è stato assassinato il guerrigliero smobilitato Heiner Cuesta, anche lui firmatario degli Accordi di Pace che avrebbero concluso il conflitto armato tra quella forza militare e lo Stato colombiano dopo più di cinque decenni.
Con la morte di Cuesta, aumenta a 239 il numero degli ex guerriglieri uccisi da bande paramilitari come Águilas Negras, gruppo armato finanziato dal traffico di droga, che minaccia pubblicamente e rivendica la responsabilità di molti di questi crimini.
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