Cuba insiste sul controllo sanitario dei viaggiatori per evitare la COVID-19

Nonostante il dato sia inferiore rispetto a quello della settimana precedente (58), l’arrivo dei visitatori è motivo di preoccupazione per le autorità sanitarie, che ribadiscono la necessità di rispettare le misure come l’allontanamento sociale, l’uso della mascherina e soluzioni disinfettanti.

Nella sua sintesi settimanale sulla situazione epidemiologica, il funzionario ha dettagliato quali paesi hanno segnalato casi importati negli ultimi 15 giorni, tra cui Russia, Repubblica Dominicana, Polonia, Messico, Giamaica, Francia, Spagna, Stati Uniti, Canada, Australia e Germania.

Inoltre, Durán ha ricordato il protocollo d’azione che viene svolto alle frontiere (porti, aeroporti e marine), tra cui la dichiarazione di salute del viaggiatore, la doppia misurazione della temperatura dei passeggeri e dell’equipaggio, nonché il distanziamento e l’uso della mascherina all’interno delle strutture aeroportuali e durante il volo.

A queste si aggiungono la prova del PCR per tutti i viaggiatori internazionali e coloro che arrivano nella comunità, presso le loro case private od in affitto, devono presentarsi all’ambulatorio del medico di famiglia entro 48 ore dall’arrivo.

Un secondo test PCR verrà eseguito il quinto giorno dal loro arrivo e devono rimanere con limitazioni di movimento fino a quando i risultati di questo test diagnostico non saranno noti.

Riferendosi all’assistenza medica ed alla sorveglianza epidemiologica nelle principali strutture turistiche del paese 24 ore su 24, ha sottolineato che è garantito il rispetto dei protocolli stabiliti nella Nuova Normalità, con l’obiettivo di rendere il turismo internazionale un’attività più sicura, protetta ed affidabile.

Cuba ha segnalato 38 nuovi casi positivi con COVID-19 nelle ultime ore, 32 autoctoni e sei stranieri.

Ig/alb