In un’intervista al quotidiano digitale “Últimas Noticias”, la rettrice dell’ente elettorale ha sottolineato che la maturità del popolo, la coscienza politica, la vocazione democratica si sono rivelate in questo processo attraverso la partecipazione di organizzazioni politiche nazionali, regionali ed indigene.
“Il 6 dicembre saremo testimoni di come l’intera struttura e tutti gli strumenti delle diverse organizzazioni siano stati messi non solo al servizio dei loro membri, ma anche degli elettori, affinché si possa comprendere il significato e la trascendenza delle elezioni”, ha detto.
Ha anche sottolineato la maturità politica di tutti i candidati durante i dibattiti televisivi e la campagna elettorale, “c’è una risposta adeguata a ciò che chiedevano i venezuelani”.
Per quanto riguarda gli osservatori internazionali e le garanzie del processo, ha spiegato che il calendario elettorale ha fasi pre-elettorali, elettorali e post-elettorali e nella prima, che si sta svolgendo in questo momento, sono stati effettuati più di nove audit con la presenza del controllo internazionale delle missioni tecniche provenienti da più di 57 paesi.
Per quanto riguarda gli stranieri, ha sottolineato che sono state invitate più di 300 personalità, colleghi di consigli elettorali, tribunali elettorali, gruppi regionali, oltre alle Nazioni Unite, l’Unione Europea, il Gruppo Puebla, Caricom e persino il corpo diplomatico accreditato in Venezuela.
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