venerdì 6 Dicembre 2024
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Cuba, un mese dopo l’attualizzazione dell’ordinamento monetario

Cuba ha vissuto il primo mese di attualizzazione dell'ordinamento monetario, impegnata negli aggiustamenti necessari per ottenere i risultati che l'economia nazionale esige da questo processo.

“L’unificazione della moneta, l’eliminazione di alcune sovvenzioni e sussidi gratuiti, nonché la riforma dei salari e dei prezzi erano azioni che non potevano essere rimandate”, ha detto il presidente Miguel Díaz-Canel, ma la sua messa in pratica ha richiesto diverse modifiche, fondamentalmente nell’area dei prezzi.

Dal 1º gennaio, i principali dati del governo sono apparsi regolarmente sui media locali per spiegare le misure derivate dall’attuazione dell’ordinamento, nonché per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini.

Il presidente cubano ha sottolineato che il momento esige “sensibilità, obiettività e analisi politica dei processi economici”, quindi insiste nel prestare attenzione alle preoccupazioni della popolazione, che ha molte incertezze di fronte ai cambiamenti in atto.

Il rispetto di questi criteri è una delle direzioni del lavoro del governo guidato dal capo dello Stato e dal presidente del Consiglio, Manuel Marrero, che promuove incontri con le autorità provinciali per identificare le carenze che persistono e contribuire a risolvere i problemi.

“Questo è un viaggio per scambiare opinioni, per conoscere cosa si sta facendo nei territori, per sapere quelle che sono le cose che dal governo centrale, dobbiamo aiutare a sbloccare; ma anche per incoraggiare”, ha detto il presidente a Sancti Spiritus, una delle 12 città raggiunte dal 18 gennaio.

Problemi nella preparazione di molte amministrazioni e direzioni di imprese statali difronte al processo e distorsioni nell’interpretazione di quanto stabilito sono alcune delle difficoltà incontrate che hanno chiaramente un forte impatto sul popolo.

Díaz-Canel ha detto che ci sono ancora alcuni dirigenti che non hanno approfondito cosa dovrebbero fare per una gestione economica più efficiente delle loro entità, avere meno spese e ottenere uno stipendio adeguato per i loro lavoratori, aspetti precisamente essenziali all’interno dell’ordinamento.

Creare condizioni più favorevoli per lo sviluppo del settore produttivo nazionale è uno dei suoi scopi, ma questo richiede che i dirigenti raccolgano la sfida, generino idee ed approfittino delle opportunità offerte dal nuovo scenario, afferma la leadership del Paese.

Sebbene, secondo l’opinione del vice primo ministro Alejandro Gil, uno dei primi segnali positivi è che molte imprese statali stanno cercando alternative di fronte all’aumento dei prezzi del carburante o delle materie prime importate; il percorso attraverso il paese del governo ammette che c’è ancora molta strada da fare.

Incoraggiare le esportazioni fa parte di questo cammino, e per questo non basta approfittare dei vantaggi che derivano dall’eliminazione della doppia valuta e dall’istituzione del cambio del peso cubano a 24 contro un dollaro USA.

Questa svalutazione, che permette a chi riceve dollari per i propri prodotti di moltiplicare i propri profitti per 24 rispetto al valore precedente, non significa di per sé una garanzia di guadagno, è necessario esportare, ma farlo richiede competitività nella qualità della produzione e delle condizioni di consegna, tra gli altri aspetti.

Queste sono alcune delle sfide che persistono sulla strada della regolamentazione, e in sua difesa dobbiamo ricordare i tempi brevi della sua attuazione.

Inoltre, bisogna incorporare più persone nella creazione dei beni, nonché al monitoraggio permanente della produttività e al controllo dei prezzi, per non trasferire l’inefficienza delle entità statali principalmente sulle spalle del cittadino.

Per ora, secondo la ministra del Lavoro e della Previdenza Sociale, Marta Elena Feitó, un buon segno è il crescente interesse per l’adesione al lavoro, a cui si sono iscritte 38.493 persone nel primo mese dell’anno, di cui il 30% giovani.

 

Karina Marron Gonzalez, giornalista di Prensa Latina 

 
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