venerdì 26 Luglio 2024
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Piovono soldi dagli Stati Uniti per la guerra non convenzionale contro Cuba

Le azioni sovversive degli Stati Uniti e dei loro alleati contro Cuba, aumentate durante l'amministrazione Donald Trump (2009-2017), sono solo una parte della ben definita strategia per imporre la politica egemonica globale statunitense.

 

Negli ultimi mesi, e con l’evidente marchio dei manuali statunitensi sulla guerra non convenzionale, i settori anti-cubani negli Stati Uniti, in America Latina e persino in Europa, hanno sviluppato campagne mediatiche su larga scala contro la nazione caraibica.

 

Questa azione sovversiva avviene nel mezzo della strenua lotta del popolo cubano contro la pandemia della COVID-19, per la quale lo Stato cubano investe notevoli risorse volte a garantire la salute e la vita dei cittadini.

 

Una breve occhiata al sito web della National Endowment for Democracy (NED), che riceve fondi dal Congresso, dimostra un importante finanziamento di tale entità a diverse istituzioni negli Stati Uniti, in America Latina e in altri paesi, collegato a elementi che promuovono il terrorismo e le azioni che cercano un cambio di governo sull’isola caraibica.

 

Tra le entità citate c’è il Centro Latinoamericano per la Nonviolenza, con sede negli Stati Uniti, che ha ricevuto nel 2020 più di 48.590 dollari per diffondere le azioni di una presunta Coalizione dei Lavoratori Autonomi di Cuba.

 

Tra le entità che ricevono denaro dalla NED c’è anche Investigación e Innovación Factual A.C., con sede in Messico e che ha ricevuto $ 74.000 nel 2020, finalizzata a selezionare, formare, consigliare e allenare “giornalisti indipendenti cubani”.

 

Dopo la cerimonia della nomina del presidente Joe Biden il 20 gennaio, e anche prima, coloro che guidano queste campagne tipiche della guerra non convenzionale per sovvertire l’ordine interno a Cuba, sono concentrati nel dissestare qualsiasi progresso futuro che possa avere, per quanto minimo, dei legami tra Washington e L’Avana.

 

I direttori di queste manovre politiche si sono resi conto che, almeno, ci sarà qualche cambiamento nella politica di sanzioni arbitrarie e persecuzioni finanziarie imposte dalla precedente amministrazione, che ha spietatamente promosso dozzine di misure draconiane per attaccare l’economia della nazione delle Antille.

 

Le parole del generale dell’esercito Raúl Castro Ruz, primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, rimangono valide quando ha detto il 22 febbraio 2014:

 

“… ovunque ci sia un governo che non serve agli interessi dei circoli del potere negli Stati Uniti e di alcuni dei suoi alleati europei, diventa il bersaglio di campagne sovversive.”

 

“Ora usano nuovi metodi di usura più sottile e mascherata, senza rinunciare alla violenza, per rompere la pace e l’ordine interno …”

 

“Chiunque abbia dubbi al riguardo, vi invito a sfogliare la Circolare di addestramento 18-01 delle Forze per operazioni speciali statunitensi, pubblicata nel novembre del 2010, sotto il titolo The Unconventional War”.

 

Il suddetto documento stabilisce che “gli sforzi degli Stati Uniti sono diretti a sfruttare le vulnerabilità psicologiche, economiche e politiche di un paese avversario, per sviluppare e sostenere le forze di resistenza e realizzare gli obiettivi strategici statunitensi”.

 

D’altra parte, la lettura di questo e di altri testi dimostra che esiste un lavoro tra agenzie, che include il Dipartimento della Difesa come la CIA, il Dipartimento di Stato e altre agenzie del governo degli Stati Uniti.

Queste entità federali cercano il sostegno di “organizzazioni non governative” come la NED, quartier generale diplomatico delle nazioni alleate di Washington, partiti politici e controrivoluzione interna a Cuba, attraverso le quali raggiungono i presunti “beneficiari”, i fondi e le linee guida per compiere le loro missioni sovversive. 

 

Roberto Garcia Hernandez, giornalista di Prensa Latina

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