Il Movimento messicano di solidarietà con Cuba ha convocato giovedì una manifestazione davanti all’ambasciata degli Stati Uniti in Paseo de la Reforma per chiedere la fine del bloqueo economico contro l’isola.
Questo 27 marzo, i manifestanti vogliono riunirsi davanti alla sede diplomatica degli Stati Uniti per svolgere una manifestazione per ripudiare la politica ostile del governo di Washington contro la maggiore delle Antille.
Da diverse settimane il movimento chiede ai suoi affiliati e al popolo messicano di pubblicare post nelle reti sociali che dimostrino il loro rifiuto della guerra economica scatenata contro i cubani e denuncino i danni che arreca alla popolazione, sua principale vittima, aggravata in questo periodo dalla pandemia della COVID-19.
Intanto i cubani residenti nei Paesi Bassi hanno confermato per sabato lo svolgimento di attività contro il bloqueo statunitense contro l’isola, azioni inquadrate in una giornata mondiale di rifiuto di quell’assedio economico, commerciale e finanziario.
I membri dell’associazione “Cuba en mi Alma” hanno affermato nel dialogo con Prensa Latina che pubblicheranno foto e video sui social network in rifiuto di quella politica di Washington in vigore da quasi 60 anni, data l’impossibilità di fare carovane o manifestazioni a causa delle attuali restrizioni su terra olandese per fermare la diffusione della COVID-19.
D’altra parte, la leader del Partito Comunista Francese (PCF), Lydia Samarbakhsh, ha chiesto oggi la revoca del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba e ha sottolineato l’importanza della richiesta a livello internazionale per ottenerlo.
Nelle dichiarazioni a Prensa Latina, il membro del Comitato Esecutivo Nazionale dell’organizzazione ha considerato un momento rilevante in questa lotta il voto annuale in Assemblea Generale delle Nazioni Unite su una bozza di risoluzione presentata dall’isola, che sottolinea la necessità di porre fine alla recinzione applicata da Washington da quasi 60 anni.
L’iniziativa sarà introdotta a giugno, dopo che lo scorso anno non era stata presentata per la prima volta dal 1992 a causa delle limitazioni dovute alla COVID-19, con un testo simile a quello deliberatamente approvato dall’Assemblea in 28 occasioni.
Samarbakhsh ha insistito sul fatto che il bloqueo statunitense imposto a Cuba è fallito e la sua applicazione è priva di significato.
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