Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, ha specificato che, sebbene l’incidente sia sotto inchiesta, ci sono chiari elementi di responsabilità israeliana nell’azione.
Khatibzadeh ha descritto l’atto come terrorismo nucleare e un crimine contro l’umanità a causa delle conseguenze che avrebbero potuto svilupparsi.
In un comunicato, l’Organizzazione Iraniana per l’Energia Atomica ha comunicato le misure adottate per arrestare il colpevole dell’interruzione del sistema elettrico dell’impianto.
Gli specialisti hanno scoperto il modo in cui il terrorista ha operato per sabotare l’alimentazione della centrale e hanno preso le decisioni necessarie affinché le funzioni della struttura riprendano.
Con il sabotaggio, gli autori materiali e intellettuali hanno cercato di fermare i processi di fissione nel Complesso di Arricchimento Shahid Ahmadi Roshan, indica un articolo dell’agenzia Mehr.
L’azione è avvenuta poche ore dopo che le autorità iraniane avessero annunciato l’avvio delle nuove centrifughe IR6 a Natanz, strumenti che superano in efficienza e velocità le anteriori della centrale nucleare.
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