Il capo del pubblico ministero ha specificato in una conferenza stampa che l’indagine ha rivelato l’esistenza di una perdita significativa, poiché i volumi ricevuti presso l’impianto di distribuzione di Bajo Grande sono stati controllati e paragonati a quelli successivamente inviati alle regioni occidentali e andine.
In questo senso, è stata verificata una perdita approssimativa di 1.931.000 litri di benzina super e 1.087.000 litri di gasolio, che ha influito sulla spedizione di carburante per autoveicoli negli stati occidentali di Zulia, Mérida, Trujillo e Táchira.
Il procuratore generale ha indicato che i supervisori, i tecnici e i dirigenti di varie unità PDVSA coinvolti nel complotto saranno accusati di reati di contrabbando aggravato, appropriazione indebita fraudolenta, terrorismo e associazione a delinquere.
Allo stesso modo, il capo del Pubblico Ministero ha invitato la società affinché mantenga la sua fiducia nel sistema giudiziario per sanzionare eventi di questa natura.
La rete criminale per il dirottamento di benzina e gasolio si è svolta nel bel mezzo di uno scenario segnato dal deficit di carburante per autovetture nella nazione sudamericana, a seguito dell’intensificarsi delle misure coercitive degli Stati Uniti contro Venezuela.
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