venerdì 6 Dicembre 2024
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ONU preoccupata per la repressione delle manifestazioni in Colombia

Bogotá, 3 mag (Prensa Latina) Il relatore speciale delle Nazioni Unite (ONU) sul diritto alla libertà di riunione e associazione pacifiche, Clément Voule, ha espresso oggi la sua preoccupazione per la repressione delle manifestazioni in Colombia.

 

Nel suo profilo di Twitter, il diplomatico si è detto allarmato per “l’uso eccessivo della forza contro i manifestanti” e, di conseguenza, ha invitato la polizia a fermare questa pratica, anche se ha definito preoccupante anche il numero di agenti feriti.

 

L’organizzazione non governativa Temblores differisce dalle opinioni fornite dalle Nazioni Unite e segnala 21 morti, 92 feriti e 940 casi di abusi da parte della polizia durante i primi quattro giorni di manifestazioni.

 

Altre organizzazioni sociali, citate dalla stazione W Radio, menzionano 301 presunte detenzioni arbitrarie e 110 manifestanti feriti, nove dei quali con lesioni agli occhi.

 

Da parte sua, la Procura Generale ha annunciato questa domenica che sta raccogliendo prove per le indagini su 14 morti, mentre l’ufficio del difensore civico ha confermato oggi la morte di 16 manifestanti e un poliziotto.

 

Migliaia di colombiani stanno protestando da mercoledì scorso nell’ambito dello sciopero nazionale convocato per respingere la proposta di riforma fiscale del governo di Iván Duque.

 

L’iniziativa, ritirata ieri dal presidente, proponeva l’aumento o l’imposizione dell’Imposta sul Valore Aggiunto su servizi e prodotti e l’ampliamento della base imponibile sui salari.

 

Continuano però le proteste per il sesto giorno consecutivo per chiedere la cancellazione di altre misure come la riforma della Sanità e della Pensione, considerata dai manifestanti un “pacchetto neoliberista” nel mezzo di un contesto di crisi aggravato dalla pandemia della COVID-19.

 

Ig/avs 

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