venerdì 26 Luglio 2024
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31 vittime confermate nelle manifestazioni in Colombia

Bogotá, 5 mag (Prensa Latina) L'Istituto per lo Sviluppo e gli Studi sulla Pace (Indepaz) ha confermato oggi 31 morti durante lo sciopero nazionale che sta scuotendo il paese per l'ottavo giorno consecutivo.

Secondo questa organizzazione non governativa, è possibile conoscere questa cifra grazie alle informazioni fornite da organizzazioni sociali e difensori dei diritti umani come la Piattaforma Grita, Temblores, Rete dei DDHH Francisco Isaías Cifuentes e Campaña Defender la Libertad, tra gli altri.

L’elenco comprende i nomi delle vittime, età, dipartimento, città, data di morte e presunto autore, sezione, quest’ultima, in cui la Squadra Mobile Antisommossa della Polizia Nazionale (Esmad) si distingue per la sua ripetuta apparizione.

Esmad è responsabile della maggior parte dei decessi, anche di centinaia di feriti denunciati dall’inizio delle manifestazioni, comportamento che ha attirato l’attenzione di personalità e organismi internazionali come le Nazioni Unite (ONU).

Ieri, le Nazioni Unite hanno condannato le azioni degli uomini in divisa e hanno invitato le autorità del paese a rispettare la tutela dei diritti umani, in particolare la vita e la sicurezza personale.

Il rapporto Indepaz specifica inoltre che i presunti omicidi di altri due uomini e una donna sono ancora oggetto di indagine, mentre il numero dei feriti si stima in 1220, 87 sono scomparsi e 18 persone ferite agli occhi a seguito delle violenze della polizia.

Lo sciopero nazionale è indetto da organizzazioni sindacali, studenti e popolazioni indigene che, dopo aver ottenuto il ritiro della riforma fiscale presentata dal governo, chiedono che le stesse iniziative in sanità e pensioni siano cancellate.

Sostengono inoltre l’attuazione dell’accordo di pace del 2016 e la cessazione di tutte le manifestazioni di violenza.

Ig/avs

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