venerdì 26 Luglio 2024
AGENZIA DI STAMPA LATINOAMERICANA
Search
Close this search box.

Israele aumenta gli attacchi a distanza contro la Striscia di Gaza

Ramallah, 14 mag (Prensa Latina) L'esercito israeliano ha continuato oggi i bombardamenti aerei e navali indiscriminati contro obiettivi civili nella Striscia di Gaza, ma ha limitato la partecipazione della fanteria, possibile segno della resistenza che incontrano queste forze.

 Nel frattempo, secondo notizie recenti, i media sanitari palestinesi hanno riportato più di 120 morti, tra cui 31 minorenni, tra cui una donna e i suoi tre figli durante la notte infernale di questo giovedì, che ha lasciato un bilancio di oltre 830 feriti.

 I media israeliani identificano le vittime come membri del movimento Hamas, che controlla la Striscia, e altri gruppi contrari all’occupazione militare di Tel Aviv.

 Queste statistiche sono parziali e rischiano di aumentare visto il rifiuto israeliano di avviare trattative evidenziato nel ritorno a Il Cairo, capitale dell’Egitto, dalla città di Tel Aviv di una delegazione del paese arabo dopo il rifiuto di ogni iniziativa e mediazione per raggiungere una tregua.

 Fonti israeliane hanno riferito finora di nove morti civili, ma si sono astenute dal menzionare le vittime militari.

 Durante la notte di questo giovedì e la mattina presto di oggi, Israele ha lanciato cinquanta bombardamenti con artiglieria reattiva e da campo in circa 40 minuti.

 Da parte loro, le entità della resistenza palestinese hanno sparato durante la notte più di 200 missili da rampe mobili che hanno lasciato in luogo per evitare il rilevamento con mezzi elettronici dell’esercito nemico, uno dei più potenti al mondo, oltre ha possedere la bomba atomica.

 Nonostante la ferocia dei bombardamenti israeliani, i movimenti palestinesi rimangono attivi e questa mattina tre città in Israele, Ashdod, Sederot e la regione di Shaar Hanegev, hanno lanciato l’allarme per probabili bombardamenti dalla Striscia.

 L’attuale esplosione di violenza si estende alle aree della Cisgiordania e in particolare a Gerusalemme Orientale, dove continuano le proteste in piazza contro l’espulsione degli arabi residenti nel distretto di Sheikh Jarrah per consegnare le loro case agli israeliani e la profanazione dei luoghi santi islamici da parte dei fanatici ebrei. 

È molto triste che esista un totale silenzio nel Consiglio di Sicurezza sul conflitto tra Israele e Palestina.

 Ig/msl 

ULTIME NOTIZIE
NOTIZIE RELAZIONATE