Nel 192° anniversario della creazione da parte del Governo della provincia di Buenos Aires del Comando Politico e Militare delle Isole Malvine e di quelle adiacenti a Capo Horn, questa terra meridionale ha ratificato il suo diritto inalienabile sulle Isole.
In un comunicato, il Ministero degli Affari Esteri e del Culto ha affermato che il paese continua a raddoppiare gli sforzi, sempre con mezzi pacifici, diplomazia e rispetto del diritto internazionale, per consolidare il sostegno della comunità internazionale sulla questione delle Isole Malvine.
Allo stesso modo, dice il testo specificato, cerchiamo di ottenere che il consenso attraverso le organizzazioni multilaterali crei le condizioni affinché Regno Unito riprenda i negoziati bilaterali sulla sovranità nei termini proposti dalle Nazioni Unite nella risoluzione 2065 (XX) dell’Assemblea Generale e una pluralità di risoluzioni di varie organizzazioni e forum internazionali.
Il governo argentino ha ricordato che dall’inizio del processo di emancipazione nel 1810, in quanto erede dei territori spagnoli nell’Atlantico meridionale, Argentina esercitò permanentemente i suoi diritti sugli arcipelaghi meridionali ivi situati.
Nel 1820 avvenne il primo innalzamento della bandiera argentina nelle Isole Malvine. Il governo argentino ha anche proceduto a emanare regolamenti e istituire strutture legali e amministrative, che hanno consolidato il pieno esercizio della sua sovranità, anche promuovendo lo sviluppo delle attività commerciali e l’insediamento di una popolazione, afferma il testo.
Approfondendo la Risoluzione 2065 (XX) adottata nel 1965 dalle Nazioni Unite, Argentina ha precisato che per 16 anni entrambi i paesi hanno condotto negoziati per raggiungere una soluzione alla disputa sulla sovranità senza risultato.
Ig/may