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Commemorano a Cuba la Giornata dei Martiri del Sahara Occidentale

L'Avana, 11 giu (Prensa Latina) L'ambasciata della Repubblica Democratica Araba Saharawi (SADR) ha presentato oggi una mostra grafica presso la sua sede in commemorazione della Giornata dei Martiri di quel paese nordafricano.

L’anniversario commemora la caduta nel 1976 di El Wali Mustafá El Sayed, fondatore del Fronte Polisario, durante un combattimento a Nouakchott, capitale della Mauritania, il cui esercito, insieme a quello del Marocco, invase il Sahara Occidentale dopo il ritiro delle truppe colonialiste spagnole nel 1976.

 

“È stato impossibile a causa della pandemia della COVID-19 evocare la data come facciamo ogni anno con il sostegno del Partito Comunista di Cuba e dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, il cui presidente, Fernando González Llort, ci ha inviato una lettera commossa”, ha confessato l’ambasciatore saharawi a Cuba, Omar Bulsan.

 

A seguito di ciò, il diplomatico passa in rassegna “la politica della terra bruciata” portata avanti dal Marocco contro le città saharawi dal 1975, con l’appoggio di Francia e Israele, che ha costretto la popolazione civile a evacuarsi nella città algerina di Tindouf per proteggersi dallo sterminio.

 

A Tindouf ci sono ormai circa 20 campi profughi saharawi in cui operano le istituzioni governative della RASD, molti dei quali gestiti da diplomati di scuola cubana, paese che ha anche collaboratori sanitari ed educativi in quel territorio, ha sottolineato il diplomatico. 

 

La mostra grafica illustra le violazioni dei diritti umani commesse dall’esercito marocchino sul popolo dei nostri fratelli residenti a El Aiun, capitale del Sahara Occidentale.

 

Il 45° anniversario della caduta dello storico leader del Polisario vede il Sahara Occidentale nel bel mezzo di una guerra aperta tra le forze indipendentiste e gli occupanti marocchini.

 

Ig/msl

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