Attraverso un comunicato, il capo del Pubblico Ministero ha sottolineato che la Camera ha rivelato “l’indiscutibile e fruttuosa collaborazione” dello Stato venezuelano con la Procura della Corte Penale Internazionale, sollecitando al contempo che si mantenga un dialogo costruttivo nel quadro dei principi di complementarietà.
Venezuela considera positiva questa decisione, che apprezza la cooperazione con la procura dell’entità giudiziaria, con sede a L’Aia, nei Paesi Bassi, ha affermato Saab, che ha accolto con favore l’invito a esercitare un maggiore scambio e ad adottare una direzione più costruttiva nei prossimi passi dell’esame preliminare.
Il giorno prima il ministero pubblico venezuelano ha consegnato alla Corte Penale Internazionale un quarto rapporto sulle sanzioni esemplari adottate in caso di violazione dei diritti umani a partire dal 2017.
Data l’impossibilità di conoscere il parere della Procura della CPI sui dati finora forniti, l’organizzazione venezuelana ha nuovamente registrato la collaborazione e l’andamento dei casi oggetto di indagine, ha riferito il procuratore generale.
Il procuratore generale del Venezuela ha indicato di conoscere solo le accuse mosse dai rapporti citati come fonte nelle comunicazioni pubbliche della Procura dell’organizzazione criminale internazionale, ma senza alcuna certezza sui fatti sottoposti all’esame preliminare.
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