L’incontro si svolgerà al Teatro Martí, in questa capitale, e verranno consegnati tutti i premi, incluso il Grand Prix, con la partecipazione virtuale di alcune delle giurie della prima edizione del concorso, presieduta dalla regista, insegnante e coreografa cubana Lizt Alfonso.
Secondo l’ente organizzatore, sono state ricevute un totale di 211 opere da 213 coreografi, un numero suddiviso in 58 uomini e 155 donne, per i quali il 73% dei partecipanti erano creatori.
I pezzi sono stati eseguiti da più di 600 ballerini provenienti da 13 paesi e 45 città, tra cui Barcellona, Roma, Berlino, Sao Pablo, Santiago del Cile, Mar del Plata, Medellín, L’Avana e Los Angeles.
Le opere presentate dimostrano una diversità di stili coreografici come il contemporaneo e il flamenco, che sono stati i preferiti dai creatori, oltre alla danza fusion, al balletto, all’urban e al folklore.
Al momento del lancio del bando per DanceCoreo International, Lizt Alfonso ha voluto dimostrare l’impatto della pandemia della COVID-19 sull’arte coreografica e sui danzatori, motivo per cui non ha limitato gli scenari, ed ha persino aggiunto la possibilità di eseguire il lavoro da casa.
La serie di opere consegnate esprime preoccupazioni su questioni come la COVID-19, maltrattamenti sugli animali, senzatetto, violenza in senso generale e violenza di genere, malattie croniche, disturbi mentali e tossicodipendenze, tra le tante.
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