Parlando con Prensa Latina, il presidente dell’Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba (Aicec), Michele Curto, ha sottolineato che “ieri abbiamo remato sul Po e abbiamo trovato un altro modo simpatico, divertente e fantasioso per dire no al bloqueo”.
Riferendosi alla gratitudine espressa da Torino ai collaboratori sanitari cubani che lì hanno contribuito a combattere la pandemia della COVID-19, Curto ha ricordato che “abbiamo lavorato con loro” e “abbiamo ereditato da loro un impegno enorme e stiamo cercando di assolverlo”.
In tal senso, ha detto che insieme ad altre organizzazioni, tra cui la Coordinatrice Nazionale dei Cubani Residenti in Italia, “cerchiamo costantemente di attaccare il bloqueo”, e a questo proposito ha ricordato il lavoro svolto da Aicec nel promuovere la importazione di prodotti agroalimentari cubani.
Noi, ha precisato, cerchiamo di dimostrare che c’è una Cuba laboriosa, che soffre ma non si arrende e non si arrenderà mai, una Cuba che ci insegna quotidianamente cos’è la disciplina, a sognare e ad andare avanti.
“Continueremo al fianco dei cubani, sostenendovi e vogliamo solo esprimere un concetto semplice: uomini e donne cubani, potete essere sicuri che non sarete soli”, ha detto.
Allo stesso modo, ha espresso il suo rifiuto del bloqueo e il suo sostegno alla Rivoluzione cubana, Max Lioce, coordinatore del Collettivo Cuba Va, che ha precisato che la manifestazione sul Po segnerà un prima e un dopo nelle azioni a sostegno della nazione caraibica.
Questo sforzo congiunto messo in campo da diverse organizzazioni, associazioni e comitati non solo durerà nel tempo, ma crescerà e di fatto sta crescendo, ha sottolineato Lioce.
Ha rimarcato il significato della manifestazione di questa giornata sul fiume più grande d’Italia.
Lo abbiamo fatto con quel bellissimo spirito di amore per Cuba, solidarietà con la Rivoluzione cubana, il suo progetto storico, i suoi disegni per difendere e migliorare la giustizia sociale, l’equità, la solidarietà internazionalista, ha concluso.
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