In un’apparizione televisiva, il presidente ha assicurato che la nazione caraibica è aperta all’aiuto delle istituzioni e delle persone oneste del pianeta che conoscono la realtà dell’isola e le vere cause della situazione attuale.
Ha ringraziato il sostegno degli amici di diverse regioni e in particolare le dichiarazioni del Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro; dal Messico, Andrés Manuel López Obrador, e il leader brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.
Díaz-Canel ha sottolineato che molti cubani all’estero hanno assunto una posizione dignitosa e che anche i medici residenti in altre latitudini si sono detti disponibili a venire in aiuto.
Il presidente ha dedicato loro parole di elogio e ha sottolineato che il paese manterrà sempre rapporti rispettosi con la sua emigrazione.
Accetteremo e faciliteremo l’aiuto che esalta ed emancipa, ha aggiunto il capo dello stato cubano, e ha sottolineato che, al contrario, Cuba non è disposta a consentire interferenze.
A tal proposito, ha commentato che alcune presunte campagne di aiuto alla nazione caraibica promosse sui social network nascondono intenzioni malvagie e la voglia di intromettersi negli affari interni del paese.
Ha aggiunto che queste macchine di comunicazione intendevano isolare Cuba, ma l’arroganza yankee è fallita, perché Cuba non è sola, Cuba vive e vince.
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