venerdì 26 Luglio 2024
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Puentes de Amor contro gli istigatori del bloqueo USA contro Cuba

Washington, 12 lug (Prensa Latina) Il progetto Puentes de Amor ha espresso oggi la sua solidarietà con il popolo cubano e ha respinto gli istigatori del bloqueo degli Stati Uniti, gli stessi che cercano di destabilizzare il paese caraibico.

Per sollevare il bloqueo che potrebbe alleviare il dolore di coloro che soffrono per la mancanza di cibo e medicine è che “stiamo camminando per duemila chilometri da Miami a Washington D.C.”, ha affermato l’attivista cubano-americano Carlos Lazo, coordinatore dell’iniziativa.

Facciamo una camminata – ha sottolineato – per togliere queste sanzioni contro il popolo cubano, che lo rendono disperato e cercano di metterlo in ginocchio.

Ma non staremo mai con quelli che dagli Stati Uniti hanno fatto di tutto per aumentare i disagi dei cubani, quelli che “hanno chiesto l’arresto e il collasso totale dell’economia!”, ha sottolineato.

Ha affermato che coloro che difendono l’odio sono anche responsabili del fatto che centinaia di migliaia di famiglie di qua e di là non possano riunirsi e sono le stesse che “vogliono che esploda”.

Lazo ha condannato le azioni di coloro che chiedono sanzioni crudeli e ora fingono di passare per salvatori delle stesse persone che soffocano, alludendo a coloro che chiedono corridoi umanitari per Cuba.

Ribadendo la necessità di costruire ponti d’amore, l’attivista ha difeso il popolo cubano su entrambi i lati dello Stretto della Florida, senza distinzione di razza o ideologia, unito in favore di coloro che amano e fondano.

Noi, continueremo a chiedere la fine delle sanzioni che tormentano e impoveriscono la famiglia cubana, ma con chi da lontano guarda l’olocausto con l’acquolina in bocca, l’olocausto che hanno contribuito a creare, con chi vuole inondare di sangue la terra che li ha visti nascere, non vado nemmeno da qui all’angolo con loro!, ha concluso.

I membri del progetto Puentes de Amor hanno iniziato questa camminata senza precedenti il 27 giugno a Miami, in Florida, e sperano di arrivare alla capitale statunitense entro il 25 luglio e chiedere al presidente Joe Biden davanti alla Casa Bianca di porre fine all’assedio economico, finanziario e commerciale più lungo nella storia umana.

Riguardo agli incidenti avvenuti questa domenica mattina in alcune parti del territorio nazionale, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha esortato coloro che fomentano il disordine, promossi dall’estero, a chiedere di eliminare l’assedio statunitense affinché il paese possa avanzare.

Ig/dfm

 
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