Hanno tolto la pagina per 15 giorni, dicono che è sotto supervisione, non so perché, ma è fuori connessione, ha spiegato Lazo a Prensa Latina via WhatsApp.
Ha detto che questo inconveniente “sospetto” non impedirà loro di continuare a divulgare le attività dell’iniziativa, i cui membri camminano da più di 15 giorni da Miami a Washington DC, esigendo la revoca del bloqueo statunitense contro Cuba.
Ha indicato che verranno utilizzati canali alternativi sulla stessa piattaforma Internet e sul servizio di microblogging di Twitter (@puentesdeamor1).
Lazo ha ribadito che raggiungeranno l’obiettivo di completare i duemila chilometri verso questa capitale, dove il 25 luglio chiederanno davanti alla Casa Bianca la fine dell’assedio economico, finanziario e commerciale che dura da quasi 60 anni.
L’attivista ha confermato che i cubano-americani saranno sempre favorevoli alla costruzione di ponti d’amore tra i popoli degli Stati Uniti e di Cuba, e mai che sosterranno la violenza e lo scontro.
Lazo ha insistito sul fatto che per alleviare il dolore della famiglia cubana, il presidente Joe Biden deve ripristinare l’invio delle rimesse, ristabilire il programma di ricongiungimento familiare e riaprire i servizi consolari presso l’ambasciata di Washington a L’Avana.
Ha anche chiesto che i voli dagli Stati Uniti ritornino in tutte le province cubane e che i cittadini di questo paese possano viaggiare liberamente verso la maggiore delle Antille.
Finora e quasi sei mesi dopo il suo ingresso nel palazzo esecutivo, Biden mantiene la stessa attitudine dell’era Donald Trump rispetto a Cuba, secondo gli analisti.
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