L’attività è stata organizzata per il 68° anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, il 26 luglio 1953, durante la dittatura di Fulgencio Batista (1952-1958).
I partecipanti hanno fatto una marcia con le bandiere del 26 luglio, di Cuba, di Siria e della Palestina fino all’emblematico Monte Qassiun di questa capitale, dove si è tenuto un atto in occasione di questo anniversario.
La Giornata della Ribellione Nazionale è commemorata quest’anno in circostanze speciali e difficili e nel mezzo di una campagna di destabilizzazione da parte di gruppi finanziati dall’estrema destra degli Stati Uniti, ha affermato l’ambasciatore cubano Miguel Porto.
Ha sottolineato che i nemici di Cuba utilizzano sofisticati metodi di guerra di quarta generazione, sfruttando lo scoppio della COVID-19 e il bloqueo economico, commerciale e finanziario per provocare un’esplosione sociale.
Ha denunciato che intendono utilizzare gli stessi metodi a Cuba che hanno usato contro Siria quando gli eventi sono iniziati con manifestazioni apparentemente pacifiche, ma tutto è finito in una guerra che dura ormai da più di 10 anni.
I presenti hanno colto l’occasione per denunciare il bloqueo e l’ingerenza negli affari interni di Cuba da parte dell’amministrazione statunitense.
Ig/fm