Durante la presentazione del volume alla Casa de Alba Cultural de L’Avana, i ricercatori hanno assicurato che il testo raccoglie le idee politici, marxiste e marxiste-leninistie, così come, il rapporto dialettico tra passato, presente e futuro nel processo decisionale dello statista.
Il presidente dell’Istituto di Storia di Cuba, Yoel Cordoví, ha assicurato in esclusiva a Prensa Latina che il documento riassume molte sfaccettature, punti di vista e linee di pensiero del Comandante ed è un approccio di economia, filosofia, pedagogia, storia e sociologia.
“Conoscere il lavoro di Fidel non è ripetere o memorizzare le sue frasi, è capire la logica, come descrive la sua realtà, la comprende e la trasforma dalle caratteristiche di un paese coloniale prima, neocoloniale poi, e a soli 90 miglia da una potenza. belligerante e ostile”, ha detto.
Cordoví ha riconosciuto come questa selezione incoraggi la lettura e la riflessione e insegni un leader che cerca soluzioni ai problemi per domande immediate e concrete, e anche il visionario che nota l’elemento circostanziale, la strategia, lo scenario e la proiezione futura.
Il lavoro riunisce un gruppo di 14 autori, studiosi e professori di varie specialità come Áurea Verónica Rodríguez, Rafael Hidalgo Fernández, Pedro Pablo Rodríguez, Osvaldo Martínez Martínez, José Luis Rodríguez García, Ricardo Alarcón de Quesada e René González Barrios.
Il volume, dedicato al comandante Manuel Piñeiro Losada e a José M. Miyar Barruecos (Chomy), affronta, tra gli altri temi, le relazioni economiche internazionali, il socialismo come condizione per lo sviluppo, la lotta per la democrazia e le radici storiche di una cultura solidale.
Ig/dgh