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Con nuove luci il Museo della Musica di Cuba festeggia 50 anni

L'Avana, 9 set (Prensa Latina) Il Museo Nazionale della Musica di Cuba festeggia oggi i suoi 50 anni con nuove luci, grazie a un processo di riparazione che spera di concludersi nel 2021 per aprire le porte del palazzo ristrutturato.

 

Attraverso il suo account Twitter ufficiale, l’ente ha condiviso le immagini delle luci del portale e della facciata del centro, immerso in un lavoro di investimento che ha coinvolto conservatori, museologi, restauratori, artigiani, elettricisti, muratori, tra gli altri specialisti.

Come ha affermato in un’intervista a Cubadebate la comunicatrice dell’istituzione, Carmen Rosa Báez, “alla sua riapertura, avrà tre edifici, tra cui spicca la casa principale dove si trovano le mostre permanenti e temporanee insieme al teatro”.

 

Il museo comprenderà anche la casa di Julián del Casal, dove avranno sede l’Archivio e la Biblioteca, e un edificio per ospitare laboratori e proteggere i fondi non esposti.

 

Secondo Báez, questi cinque anni di investimenti e montaggio hanno consentito anche la digitalizzazione e il restauro dei documenti; così come il lavoro di formazione attraverso corsi e scambi.

 

“In questo momento siamo nella fase finale e nel processo di assemblaggio delle mostre permanenti”, ha detto la specialista, che ha previsto la riapertura ufficiale nel corso di quest’anno.

 

Il Museo Nazionale della Musica è stato fondato il 9 settembre 1971, e dopo aver riparato le sue aree degradate e aver raccolto spartiti e strumenti musicali, ha aperto al pubblico nel 1981 con un meraviglioso universo di brani.

 

L’imponente struttura, situata ne L’Avana Vecchia, ospita spartiti originali di illustri compositori come Gonzalo Roig, Alejandro García Caturla e Amadeo Roldán, decine di strumenti, cassette, carillon, fonografi, dischi di metallo e pasta.

 

Conserva anche i fondi personali di alcuni musicisti, tra cui la Collezione Fernando Ortiz, considerata “la più importante di tutte le culture di antecedenti africani che sono venute a Cuba”.

 

Tra i suoi tesori c’è anche il carillon che José Martí regalò a Carmen Zayas Bazán quando vivevano a New York e la partitura originale dell’inno nazionale scritta da Perucho Figueredo e dedicata alla figlia di un amico proprietario terriero.

 
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