Sulla questione, il ministero degli Esteri ha pubblicato giovedì un comunicato in cui si afferma che “Venezuela celebra insieme al popolo la firma del Memorandum d’Intesa, in cui il paragrafo due riafferma l’impegno e la volontà del Venezuela di raggiungere una risoluzione pacifica, definitiva e reciproca, accettata sulla sovranità di Guayana Esequiba”.
Il documento, che avalla gli sforzi del paese per riconoscere la validità dell’Accordo di Ginevra del 1966 in merito alla pretesa su quel territorio nella disputa con la Guyana, si è consolidato tra il 3 e il 6 settembre durante i colloqui tra il Governo e l’opposizione.
Questo accordo importante e trascendente, sottolinea il testo, mostra l’impegno unanime, fermo e permanente del popolo venezuelano nella sua giusta e legittima rivendicazione territoriale sugli spazi geografici che storicamente corrispondevano al suo Capitanato Generale, prima della trasformazione politica iniziata il 19 aprile 1810 e che continuano ad essere parte inalienabile della nazione”.
“È volontà del popolo, della nazione nel suo insieme, non abdicare alla propria rivendicazione territoriale o alla volontà di raggiungere un accordo reciprocamente accettabile con Guyana sulla disputa territoriale, e iniziative unilaterali che mettono in pericolo tale soluzione amichevole non sono accettabili”, riferisce il comunicato del ministero degli esteri.
Allo stesso modo, il governo bolivariano lancia un nuovo appello alla Guyana perché riprenda la strada dei negoziati diretti con lo Stato venezuelano, al fine di raggiungere una soluzione pratica e reciprocamente soddisfacente, canalizzando così in modo amichevole la risoluzione della controversia, in conformità con Diritto Internazionale e basato sull’Accordo di Ginevra.
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