Allo stesso tempo, la norma giuridica attraversa un periodo di consultazione specializzata con esperti e istituzioni in relazione alla sua futura applicazione, che la arricchirà, secondo il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, che guida i lavori della commissione incaricata della sua preparazione.
Questo passaggio consentirà di sottoporre all’analisi dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (parlamento) una proposta più elaborata e consensuale, includendo non solo i criteri degli specialisti nell’esercizio del diritto di famiglia, ma anche quelli della popolazione.
Tuttavia, non si tratta ancora della consultazione popolare prevista nel caso di questa legge, che avverrà a partire dal documento approvato dal legislatore.
Dopo questi dibattiti con il pubblico, l’organo giuridico tornerà in parlamento per esaminare le modifiche introdotte e approvare il testo definitivo che sarà sottoposto a referendum, nonché i dettagli di quel plebiscito.
La bozza che il Ministero della Giustizia ha pubblicato questo mercoledì 15 settembre è la 22° versione e comprende più di 480 articoli con standard sostanziali (definiscono questioni come poteri e doveri) e procedurali (stabiliscono procedure).
Assumere l’affetto come base dei rapporti familiari è uno degli aspetti più rilevanti, poiché sostiene la diversità dei legami che esistono attualmente nella vita quotidiana cubana, molti dei quali sono al di fuori dell’attuale sistema legale.
Il diritto costituzionale di tutte le persone a formare una famiglia è un altro elemento centrale che travalica la legge e trascende il matrimonio egualitario, data la molteplicità delle costruzioni familiari presenti nella società.
Altri elementi di novità riguardano la responsabilità delle famiglie con la tutela dei loro membri e tutto ciò che riguarda il matrimonio e le unioni di fatto, compresa la possibilità di scelta del regime economico.
Allo stesso modo, il progetto preliminare affronta vari aspetti legati alla paternità e maternità, come i legami socio-emotivi, le adozioni e diverse situazioni, come ad esempio la riproduzione assistita.
Il supporto legale per il raggiungimento della maternità/paternità attraverso uteri solidali, la possibilità di cambiare l’ordine dei cognomi dei figli, e l’uso del termine padri/madri correlati, invece di matrigne e patrigni, con le loro connotazioni negative, sono anche parte del documento.
Anche le istituzioni di cura, custodia e protezione e la risoluzione transnazionale dei conflitti trovano spazio in questa legislazione, che riserva un’attenzione speciale alle persone vulnerabili, non solo i minori, ma anche gli anziani.
Evidenzia anche questioni come la valutazione economica del lavoro in casa e tutte le definizioni relative alla violenza in questo settore.
Karina Marron Gonzalez, giornalista di Prensa Latina