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A Cuba anche i convalescenti della COVID-19 saranno più protetti

L'Avana, 24 set (Prensa Latina) Con la recente approvazione dell'uso d'emergenza del vaccino Soberana Plus nei convalescenti della COVID-19, Cuba compie oggi un altro passo verso l'obiettivo di immunizzare quest'anno l'intera popolazione.

 

Di fronte alla diffusione delle varianti più pericolose del virus Sars-Cov-2, gli specialisti insistono sulla necessità di rafforzare l’immunità di tutte le persone.

 

In questo contesto, le autorità nazionali hanno approvato ieri l’uso di emergenza di Soberana Plus nei pazienti convalescenti della COVID-19 di età superiore ai 19 anni.

 

L’autorizzazione è stata rilasciata dal Centro per il Controllo Statale dei Medicinali, delle Apparecchiature e dei Dispositivi Medici (Cecmed), che consente di estendere l’immunizzazione alla popolazione con due o più mesi di dimissione ospedaliera o domiciliare.

 

Soberana Plus, progettato dall’Istituto Finlay dei Vaccini (IFV), verrà applicato in uno schema a dose singola contro il potenziale rischio di reinfezione da parte delle nuove varianti più trasmissibili del virus.

 

“Il convalescente della COVID-19 potrebbe avere un’immunità naturale contro la variante che le ha causato la malattia, ma quell’immunità diminuirà, anche contro un ceppo mutante”, ha spiegato il dott. Vicente Vérez Bencomo, direttore dell’IFV.

 

L’approvazione si basa sui risultati degli studi clinici effettuati, dopo aver dimostrato i requisiti richiesti in termini di qualità, sicurezza e immunogenicità per questo gruppo di popolazione, ha dettagliato il Cecmed.

 

In diverse occasioni, inoltre gli specialisti IFV hanno sottolineato l’importanza di proteggere i convalescenti, sia adulti che bambini.

 

Riguardo a quest’ultimo, il dottor Vicente Vérez Bencomo ha spiegato che la loro immunità, almeno nel titolo anticorpale, è di regola più debole di quella degli adulti; “probabilmente per il fatto che i bambini subiscono la malattia in modo più leggero”, ha affermato.

 

Per questo motivo l’IFV sta valutando la possibilità di includere nella vaccinazione i pazienti convalescenti al di sotto dei 18 anni.

 

Ig/rbp

 
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