Durante il suo discorso davanti alla plenaria, il ministro degli Esteri della Bielorussia, Vladimir Makey, ha ribadito il sostegno del suo paese “al fraterno popolo cubano che per tanti anni sta vivendo un ingiusto bloqueo economico, dovuto a un unico stato”.
Da parte sua, il ministro degli Esteri siriano, Faisal Mekdad, ha condannato l’assedio economico, commerciale e finanziario imposto da Washington contro la maggiore delle Antille.
In qualità di relatore speciale delle Nazioni Unite sull’impatto negativo di misure coercitive unilaterali nel godimento dei diritti umani ha affermato: “Le sanzioni stanno portando sofferenza e morte in paesi come Cuba, Iran, Sudan, Siria, Venezuela e Yemen”, ha sottolineato.
Anche il ministro degli Esteri di Granada, Oliver Joseph, si è unito all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella sua 76° sessione per esigere la fine del bloqueo degli Stati Uniti.
“Questa nazione caraibica è ostacolata nella sua piena partecipazione all’economia globale a causa del meccanismo statunitense”, ha sottolineato.
Joseph ha ringraziato Cuba per la sua solidarietà e i suoi preziosi contributi, nonché per il suo sostegno a Grenada, all’intera regione e al mondo, nella lotta contro la pandemia e in molti altri settori.
Ancora una volta, ha aggiunto, chiediamo che venga eliminato il bloqueo, che siano rispettati i diritti dei cubani e che questo paese sia riammesso, senza ostacoli, nella comunità finanziaria, economica e commerciale delle nazioni.
Washington ha rafforzato il bloqueo in modo opportunistico e senza precedenti nel contesto della pandemia della COVID-19, come più volte denunciato dal governo de L’Avana.
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