Per il presidente le notizie non sono state buone nell’ultima settimana, perché l’impulso che doveva cambiare le leggi sull’immigrazione del paese e a creare una via di accesso alla cittadinanza per i cosiddetti sognatori ha subito una grave battuta d’arresto nel Campidoglio. Intanto, i negoziati tra i due partiti per riformare la sorveglianza della polizia sono andati in pezzi e le immagini di repressione contro i migranti haitiani al confine tra Stati Uniti e Messico hanno minato la promessa di Biden di prendere le distanze dal suo predecessore repubblicano Donald Trump, criticato per le sue politiche anti-immigrazione. Tutti questi fattori si uniscono e minacciano di deludere gli afroamericani, i latini, i giovani e gli indipendenti, tutti coloro che hanno svolto un ruolo vitale nella costruzione di una coalizione che ha dato ai democratici il controllo del Congresso e della Casa Bianca nelle elezioni del novembre del 2020. Per questo, forse, è il senso di urgenza di negoziare una sorta di accordo tra le ali progressiste e moderate della forza blu per avanzare con un pacchetto di 3,5 trilioni di dollari che rimodellerebbe radicalmente i programmi sociali della nazione. Se non si realizza, avvertono gli strateghi del partito, il fatto potrebbe devastare i Democratici nel voto del 2022 e sollevare dubbi sul percorso di Biden verso la rielezione se decidesse di cercare un secondo mandato, anche se alcuni osservatori suggeriscono che sarà un presidente di un solo mandato. Tuttavia, altri ritengono che forse sia troppo presto per farsi prendere dal panico, perché i livelli di gradimento dell’attuale inquilino dello Studio Ovale, nonostante abbiano subito un notevole calo, sono significativamente migliori di quelli di Trump nello stesso momento della sua presidenza. I più ottimisti pensano che a più di un anno dalle elezioni legislative, Biden e i vertici del partito abbiano tempo per “correggere la rotta”, dal momento che ritengono che le ultime battute d’arresto nella loro agenda siano più frutto dell’inerzia di un Congresso chiaramente molto diviso. Altre questioni sul tavolo pubblico, come le preoccupazioni per il futuro dei diritti all’aborto e l’offensiva repubblicana per limitare il diritto di voto, potrebbero galvanizzare i democratici anche se sono delusi dal persistente blocco al Campidoglio. La frustrazione democratica per le imminenti elezioni di medio termine ha iniziato a diffondersi, secondo il quotidiano The Hill. Da luglio c’è stato un calo di 14 punti percentuali nel sostegno degli elettori tra i 18 e i 29 anni, di 16 tra i latini e di 18 tra gli afroamericani. Indubbiamente, il cambiamento registrato nel segmento della popolazione nera dall’85% al 67% è stato particolarmente preoccupante, dato che sono stati la fonte di supporto più affidabile di Biden nella corsa alle elezioni del 2020. Deisy Francis Mexidor, giornalista di Prensa Latina