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La marcia delle vittime dei massacri in Bolivia arriva a La Paz

La Paz, 25 ott (Prensa Latina) Le vittime e i parenti dei massacri di Sacaba e Senkata arriveranno qui oggi dopo una settimana di marcia per chiedere giustizia per le persone uccise e ferite durante il golpe di Stato in Bolivia nel 2019.

I partecipanti hanno lasciato la città di Caracollo, dipartimento di Oruro, lunedì scorso e dovrebbero arrivare a La Paz questo lunedì dopo aver percorso circa 188 chilometri.

Il corteo di uomini e donne è arrivato il giorno prima nella città di El Alto e ha ricevuto aiuti umanitari dal Vice Ministro della Sicurezza dei Cittadini Roberto Ríos, nonché cure mediche da parte del personale del Ministero della Salute e dello Sport, ha riferito il quotidiano El Pueblo.

Sabato le vittime e i familiari hanno presentato al governo un documento con 22 richieste a cui deve rispondere in un’audizione il presidente dello Stato Plurinazionale, Luis Arce, altrimenti hanno minacciato di iniziare uno sciopero della fame.

Tra le richieste, hanno chiesto alle autorità di avviare processi penali contro la squadra governativa guidata dal golpista Jeanine Áñez, che ha approvato il decreto 4078, noto come “Decreto della morte”, che ha liberato la polizia e i militari partecipanti alle operazioni dalla responsabilità penale.

Altre richieste vogliono che si segua la stessa procedura nei confronti dei comandanti delle Forze Armate e della Polizia, di coloro che facevano parte del piano operativo contro il popolo e dei torturatori nei corpi speciali di lotta alla criminalità e nelle carceri.

Hanno anche chiesto di consegnare alla giustizia i medici che hanno offerto cure disumane e degradanti ai feriti che hanno cercato assistenza sanitaria negli ospedali di El Alto e Sacaba, comune di Cochabamba, e una maggiore copertura giornalistica alle persone colpite, invece di dare voce agli imputati.

In dichiarazioni a Bolivia TV, il viceministro della giustizia e dei diritti fondamentali César Siles ha spiegato che le richieste dei querelanti sono indirizzate in tre aree: la riforma giudiziaria, i censimenti dei processi e delle vittime e l’ampliamento delle indagini.

Commentando l’accusa contro Áñez, attualmente in detenzione preventiva, Siles ha affermato che si trova nella Commissione Mista di Giustizia Plurale, con riferimento solo alle vittime di Sacaba e Senkata, e ora sarà inclusa una proposta anche per accusarla della tortura e della persecuzione.

Il rapporto del GIEI ha stabilito che almeno 37 persone hanno perso la vita e centinaia hanno riportato gravi ferite durante il golpe di stato, che ha rimosso dal potere l’allora presidente Evo Morales, il vero vincitore delle elezioni del 2019.

Ig/jcd

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