L’esercito di Ankara ha bombardato le città di Nubol, al-Zahraa, Hayan, Heraytan e Meneg con dozzine di proiettili di artiglieria e missili, secondo quanto riportato da attivisti citati dal quotidiano al-Watan.
Hanno indicato che dozzine di case hanno subito perdite materiali mentre diversi residenti sono rimasti feriti.
Queste azioni ostili arrivano poche ore dopo le manifestazioni popolari per respingere le minacce dell’esercito turco di lanciare un’offensiva nel nord della Siria.
Turchia ha rafforzato le sue posizioni militari in questa nazione negli ultimi giorni con centinaia di veicoli blindati e camion carichi di attrezzature logistiche, munizioni, armi e blocchi di cemento.
Martedì scorso, il Parlamento di Ankara ha prorogato fino all’ottobre 2023 il mandato che autorizza le operazioni delle forze armate nel nord dell’Iraq e in Siria.
Fonti militari affermano che l’obiettivo di questi rinforzi è quello di fortificare le organizzazioni terroristiche antigovernative contro ogni possibile offensiva dell’esercito siriano per liberare le zone di Idlib ancora sotto il giogo dei radicali.
Il ministro degli Esteri siriano, Faisal al-Mekdad, ha recentemente chiesto al governo turco di rimuovere le sue truppe che stanno occupando illegalmente il territorio della nazione araba e di consentire il ripristino delle normali relazioni tra i due paesi vicini.
Ig/fm