Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi turisti italiani che hanno visitato vari luoghi delle città di Damasco e Aleppo, ha detto Martini al quotidiano al-Watan.
Ha accolto con favore i recenti annunci di varie compagnie turistiche in alcuni paesi europei di organizzare viaggi in Siria nel prossimo anno e ha descritto questo passo come incoraggiante a livello economico.
Il settore del turismo ha iniziato a riprendersi e stiamo lavorando per renderlo di nuovo un’importante fonte di reddito come era prima della guerra, ha affermato il capo del ramo.
Ha anche definito molto positiva l’apertura delle frontiere tra Siria e Giordania nella ripresa del movimento turistico e ha ricordato che, prima della guerra terrorista, il paese riceveva più di due milioni di visitatori solamente dai vicini Iraq, Libano e Giordania.
Secondo i mass media, diverse agenzie di viaggio europee con sedi in Germania, Regno Unito e Francia hanno annunciato la ripresa dei loro viaggi turistici in questa nazione araba, interrotti con la guerra, più di 10 anni fa.
Ig/fm