Il processo di riconciliazione e pacificazione avviato domenica scorsa prevede la concessione dell’amnistia a tutti i soldati latitanti e agli uomini armati illegali che consegnano le armi alle autorità.
Secondo l’agenzia nazionale SANA, tra i graziati c’è Khalaf al-Asaad, uno dei notabili della tribù Bakara e capo del Consiglio Legislativo dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est, appartenente alle cosiddette Forze Democratiche della Siria (FDS), supportate dagli Stati Uniti.
Secondo al-Assad, la riconciliazione è un’opportunità per l’autorità dello stato di recuperare molte località della provincia.
Un processo simile è stato recentemente applicato nella provincia di Deraa, nel sud del paese, dove sono stati graziati quasi ottomila cittadini, tra armati, ricercati e disertori che hanno consegnato volontariamente le armi.
L’esercito siriano attua politiche basate sulla riconciliazione per ripristinare la normalità e restituire il potere alle istituzioni statali senza ricorrere a operazioni militari che potrebbero causare perdite materiali e delle vite umane.
Ig/fm