venerdì 26 Luglio 2024
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Il rapporto delle Nazioni Unite riaccende il dibattito sulla riforma della polizia in Colombia

Bogotà, 16 dic (Prensa Latina) Il dibattito su una necessaria riforma della polizia in Colombia riprende vigore oggi dopo il rapporto ONU sugli abusi degli uomini in divisa durante il recente sciopero nazionale.

Per il famoso politico Humberto de la Calle, la riforma della Polizia è essenziale e sebbene abbia detto che è una questione difficile, non puoi averne paura e il punto è ascoltare molto, dialogare, perseverare che affinché arrivi al successo.

De la Calle, che è stato a capo della delegazione del governo di Juan Manuel Santos nei negoziati e nei dialoghi con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo per porre fine al conflitto armato, ritiene che la riforma della polizia comporti l’uscita dall’esercito.

La polizia nazionale colombiana è un corpo armato che, sebbene di natura civile, è stato assegnato al Ministero della Difesa dal 1953. Il politico ha sottolineato sul suo account di Twitter che “avere un’uniforme non dovrebbe essere impunità, né dovrebbe essere un attacco alla Polizia” e secondo lui, la selezione del personale, la formazione e condizioni di lavoro dignitose per agire come agente sono molto importanti.

L’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani ha presentato il rapporto “Lezioni apprese e osservazioni dallo sciopero nazionale del 2021”, in cui si evidenziano gravi violazioni dei diritti umani da parte della polizia nei confronti dei manifestanti.

L’indagine indica che in 10 di questi 28 decessi sono stati coinvolti agenti della squadra mobile antisommossa e che “attori non statali hanno ucciso 10 persone”.

Altre figure politiche come il senatore Iván Cepeda, è uno dei promotori del cambio del regime di polizia e persino dello smantellamento della squadra mobile antisommossa.

Ig/otf

 

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