Come evidenziato dal coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, questa decisione storica consentirà un’azione urgentemente necessaria per salvare vite e mezzi di sussistenza in quel territorio.
La risoluzione 2615 consentirà alle organizzazioni umanitarie di svolgere il loro lavoro e fornirà garanzie legali alle istituzioni finanziarie e agli attori commerciali relativi, ha affermato.
Circa 160 entità nazionali e internazionali forniscono assistenza sanitaria e alimentare in Afghanistan, oltre a istruzione, acqua, servizi igienico-sanitari e supporto per le attività agricole, ha affermato Griffiths.
Nel 2022, secondo l’alto funzionario delle Nazioni Unite, le operazioni umanitarie in quella nazione saranno le più grandi al mondo e si prevede che raggiungeranno circa 22 milioni di persone.
Ig/ifb