venerdì 26 Luglio 2024
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Messico: il dialogo tra il governo venezuelano e l’opposizione potrebbe essere ripreso

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha aperto le porte alla possibilità di riprendere il dialogo con l'opposizione instauratosi in Messico, dopo una brusca pausa di qualche mese fa, indica La Jornada.

 

Il quotidiano riprende fonti giornalistiche secondo cui per Maduro il dialogo politico con i settori estremisti avvenuto in Messico è stato un grande traguardo di pazienza, perseveranza e fiducia nel Venezuela, e ora si augura che nel 2022 si svolgano azioni positive al rispetto.

I contatti sono stati sospesi il 16 ottobre con il ritiro della delegazione governativa dopo l’estradizione dell’imprenditore colombiano e diplomatico venezuelano Álex Saab da Capo Verde negli Stati Uniti.

Secondo La Jornada, il presidente venezuelano ha ricordato nel suo Rapporto “Memoria y Cuenta” presentato sabato all’Assemblea Nazionale, che Washington aveva promesso di rispettare lo status diplomatico di Álex Saab.

C’era un accordo espresso nei colloqui diretti e indiretti, tuttavia, quando gli accordi dovevano essere firmati, gli Stati Uniti hanno rapito Alex Saab da Capo Verde, generando la protesta indignata della delegazione venezuelana in Messico, ponendo così fine ai negoziati.

È stata una decisione, ha criticato, che ha accoltellato i dialoghi in Messico con una pugnalata alla schiena, ha detto Maduro. Per questo attende una rettifica da Washington per riprendere il dialogo in Messico, che ha fatto da intermediario.

Quanto all’opposizione, aggiungono le informazioni de La Jornada, Maduro ha sottolineato che il 2021 è stato un grande anno per sconfiggere la cospirazione prolungata e permanente che cerca una dualità destabilizzante di potere, riferendosi all’auto-proclamazione di Juan Guaidó come presidente in carica del Venezuela, incarico riconosciuto solo dagli Stati Uniti e dai loro alleati.

È stato l’anno della definitiva sconfitta del piano di potere parallelo in Venezuela, ha aggiunto Maduro, il quale ha sottolineato che la “narco-oligarchia colombiana” e gli Stati Uniti erano responsabili di questo piano.

Inoltre, ha evidenziato il ritorno di buona parte dell’opposizione alla via elettorale dopo i processi di dialogo che hanno consentito di testare l’efficienza dei dibattiti e di riformare il Consiglio Elettorale Nazionale. Le elezioni hanno dimostrato la forza imbattibile del sistema elettorale del Venezuela.

A livello regionale, l’opposizione ha ottenuto successi elettorali a Zulia e Barinas. Ho ricevuto quei governatori nel mio ufficio con affetto e rispetto, ha concluso.

Luigi Manuel Arce, corrispondente in Messico di Prensa Latina

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