“Non è possibile che un cittadino, avvalendosi di un’investitura politica, violi la Costituzione e le leggi, e anche dopo essere stato privato di tale investitura, intenda continuare ad approfittarne”, ha sottolineato l’anche leader del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV).
Le dichiarazioni del funzionario si susseguono a sostegno della richiesta, presentata ieri, dai deputati del Blocco della Patria al Pubblico Ministero, di accelerare il procedimento contro l’ex parlamentare di estrema destra, che il 23 gennaio 2019 si è autoproclamato presidente ad interim, ed ha commesso una lunga lista di reati contro lo Stato.
Il vicepresidente territoriale del PSUV per Miranda, La Guaira e Vargas, ha sottolineato che oltre al reato di usurpazione commesso con l’auto-proclamazione, ha promosso sanzioni economiche, blocco contro la propria patria, sequestrato risorse del paese con mezzi fraudolenti, protetto dagli Stati Uniti.
Ha ricordato che Guaidó ha causato molti danni e le vittime devono essere risarcite, “perché non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia nell’impunità”.
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