venerdì 26 Luglio 2024
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Cuba riceve gesti di solidarietà contro il bloqueo statunitense

Proprio quando ricorre il 60° anniversario dell'ordine esecutivo di bloqueo totale contro Cuba decretato dagli Stati Uniti, grazie a un gesto di solidarietà, 84 autobus giapponesi attraversano questa capitale.

 Il 3 febbraio 1962, l’allora presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy firmò il Presidential Executive Order 3447, con il quale attuò formalmente l’assedio economico, commerciale e finanziario, una politica crudele e disumana che continua e costituisce il principale ostacolo allo sviluppo del paese.

Molti sono i segnali di rifiuto che tale aggressione genera nella comunità internazionale e numerosi sono i segnali di sostegno e collaborazione verso l’isola.

Tra questi ultimi c’è quello realizzato dal governo giapponese pochi giorni fa, con la donazione di 84 autobus, che serviranno per 400.000 abitanti.

Proprio il servizio pubblico è uno dei più colpiti all’interno del Sistema Nazionale dei Trasporti, incapace di acquistare o noleggiare veicoli per il trasporto di passeggeri.

I regolamenti e le disposizioni imposte dal bloqueo hanno raggiunto livelli di ostilità senza precedenti dalla metà del 2019, con la presentazione di azioni legali ai sensi del Titolo III della Legge Helms-Burton e l’aumento della persecuzione delle transazioni finanziarie e commerciali sull’isola. 

Sono state applicate restrizioni anche ai voli dagli Stati Uniti diretti verso aeroporti del territorio nazionale ad eccezione de L’Avana, mantenendo le misure che vietano i viaggi a Cuba e l’assunzione di membri dell’equipaggio cubano su navi di compagnie straniere, nonché ostacolando le rimesse familiari.

Nell’ultimo rapporto del ministero dei Trasporti (Mitrans) compaiono questi e altri danni causati dal bloqueo tra aprile e dicembre del 2020, periodo in cui i danni hanno raggiunto la cifra di 43.801.060 dollari.

In questa voce, la percentuale più alta corrisponde ai proventi non ricevuti dalle esportazioni di beni e servizi, tra l’altro, per l’annullamento di accordi per il trasporto di merci da parte di compagnie aeree straniere quali: Avianca, DHL, Air France, Air Caribbean, da e per Cuba.

Attualmente, le merci originarie del Sud America, dell’Europa e dei Caraibi centrali non hanno una rotta regolare per il loro trasferimento sull’isola, quindi per il trasferimento delle merci vengono utilizzate rotte con triangolazioni, ovviamente con costi più elevati.

 

Ci sono anche frequenti chiusure di canali bancari per effettuare pagamenti dall’estero e il rifiuto di banche e istituzioni finanziarie internazionali di effettuare operazioni con Cuba, il che impedisce di fare affari con potenziali clienti e l’ingresso di valuta estera nel paese.

 

Inoltre, la permanenza delle leggi extraterritoriali ostacola l’acquisizione di tecnologie, attrezzature, parti, pezzi e altre forniture per mezzi di trasporto, la loro manutenzione e riparazione; che costringe a cercare mercati lontani ed a trattare con intermediari, con il conseguente aumento dei prezzi.

 

Cubana de Aviación, che nell’agosto del 2021 è stata notificata dall’International Air Transport Association della sospensione del meccanismo di compensazione del pagamento BSP in Spagna, azione derivata dall’assedio statunitense, non sfugge a questa rete di bugie e persecuzioni.

 

In un’intervista esclusiva a Prensa Latina, il responsabile degli affari della compagnia aerea, Soremi Beltrán, ha confermato che questa procedura si ripete nell’ambito dei tentativi di soffocare entità cubane, poiché la stessa misura è stata applicata due anni fa, ma con il BSP in Messico, Francia e Italia.

 

Quindi la strategia commerciale è stata ridefinita per utilizzare altri modi e prevenire la paralisi delle operazioni.

 

Nella lista dei danni per la compagnia aerea cubana c’è l’impossibilità di acquistare carburante con fornitori di qualsiasi parte del mondo che hanno la partecipazione di entità statunitensi, o parti meccaniche di aviazione con il 10% di componenti di quella nazionalità.

 

Karina Marron Gonzalez, giornalista di Prensa Latina

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