Secondo la fonte, un ufficiale dell’aeronautica statunitense ha partecipato all’esercitazione, che si è svolta due settimane fa, in qualità di osservatore,.
La manovra ha coinvolto dozzine di aerei e includeva diversi scenari, tra cui rifornimento a mezz’aria, attacchi a lungo raggio e risposte ai missili antiaerei.
Il governo di Tel Aviv ha manifestato in più occasioni il suo rifiuto ai colloqui sul nucleare di Vienna e ha affermato di riservarsi il diritto di attaccare unilateralmente il paese persiano.
In questo senso, il premier Naftali Bennett ha assicurato ieri che “la campagna per indebolire Iran” si svilupperà su più fronti.
Le autorità di Teheran affermano che il loro programma ha scopi pacifici per generare elettricità e hanno avvertito che risponderanno in caso di attacco.
In diverse occasioni, sia il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, sia il capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Aviv Kohavi, hanno affermato che le forze armate stanno sviluppando un piano contro Iran.
In questo senso, la Knesset (parlamento israeliano) ha approvato lo scorso anno un budget aggiuntivo di 1,5 miliardi di dollari per preparare le forze armate a una possibile incursione.
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