venerdì 26 Luglio 2024
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Cuba sviluppa CIGB-845, un farmaco contro le malattie cerebrovascolari

Cuba sta portando avanti un progetto con il farmaco chiamato CIGB-845, che protegge l'area intorno al tessuto colpito dopo un infarto cerebrale, riporta il quotidiano Granma.

CIGB-845 è un’alternativa terapeutica basata sulla combinazione del fattore di crescita epidermico (EGF) e del peptide di rilascio dell’ormone della crescita 6 (GHRP6), per il trattamento delle malattie neuro-degenerative e cerebrovascolari, ha affermato Diana Garcia.

Finora abbiamo condotto uno studio clinico di fase I/II (Courage), in pazienti con infarto cerebrale acuto, che ha dimostrato risultati soddisfacenti in termini di riduzione della disabilità conseguente ad infarto cerebrale, ha precisato la direttrice del programma di Neuro-protezione della Ricerca Divisione Scienze Biomediche del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (CIGB).

Una migliore sopravvivenza è stata osservata anche nei pazienti trattati con la combinazione del fattore di crescita epidermico e del peptide 6 che rilascia l’ormone della crescita, rispetto a quelli che hanno ricevuto la terapia standard, ha sottolineato García.

“La cosa più importante, ai fini del progresso della ricerca clinica, è l’alto profilo di sicurezza riportato in quanto provoca pochi effetti avversi”, ha evidenziato l’esperto del CIGB.

Sebbene i risultati siano promettenti, devono essere confermati negli studi clinici di fase III e IV, che includono un numero maggiore di persone che soffrono di questo disturbo, ha commentato García.

“È importante sottolineare che la combinazione EGF + GHRP6 è principalmente mirata a proteggere l’area del cervello attorno al tessuto infartuato (noto come penombra ischemica) in caso di infarto cerebrale”, ha spiegato.

“Garantisce che le cellule più vicine al nucleo o al centro dell’infarto cerebrale non siano interessate dall’onda espansiva di prodotti tossici e di rifiuti rilasciati da quelli distrutti a seguito dell’ictus, sia per mancanza di ossigeno o per un’altra causa”, ha argomentato.

“Allo stesso modo, l’effetto della combinazione imita e migliora i meccanismi di neuro-protezione endogena, e questo di per sé contribuisce a garantire l’integrità e l’omeostasi del tessuto cerebrale”, ha aggiunto García, citata dal quotidiano.

Per altre malattie neuro-degenerative, come la sclerosi laterale amiotrofica, il supporto trofico rappresentato dall’intervento con EGF + GHRP6, può aiutare a rallentare il decorso lento e invalidante di questa terribile malattia, ha affermato la dottoressa in Scienze.

“Se un singolo paziente dovesse essere il beneficiario di questo trattamento e fosse in grado, dopo un ictus, di riprendersi e condurre una vita normale lavorativa e familiare, solo per questo varrebbe lo sforzo investito nel progetto CIGB-845”, ha concluso García.

Joel Michel Varona, giornalista di Prensa Latina 

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