“Condanniamo le misure coercitive unilaterali contro Russia, chiediamo la fine della propaganda di guerra e dei discorsi di intolleranza e ribadiamo la strada del dialogo e della diplomazia per garantire i diritti umani e la pace”, ha affermato il diplomatico attraverso i suoi social network.
Le dichiarazioni dell’ambasciatore venezuelano sono in linea con il governo bolivariano riguardo alla sua posizione nel conflitto russo-ucraino, espressa dal presidente Ncolás Maduro, dal ministro degli Esteri Felix Plasencia e da altri membri dell’Esecutivo.
Le sanzioni contro il paese eurasiatico mirano a colpire i settori finanziario, energetico e dei trasporti della Russia e includono controlli sulle esportazioni e divieti di finanziamento del commercio.
A questo proposito, il presidente venezuelano ha dichiarato che manterrà i suoi rapporti commerciali con Russia a tutti i livelli e ha ribadito il suo sostegno ai colloqui tra le due nazioni in conflitto, ha ripudiato le campagne contro la nazione eurasiatica e ha difeso il suo diritto alla libertà economica.
Ha sottolineato che le nuove forme di guerra ruotano attorno all’uso indiscriminato e illegale del vantaggio del dollaro e del sistema finanziario per ricattare il resto del mondo.
Ha descritto come criminali le azioni punitive messe in atto contro la Russia, come la disconnessione del sistema interbancario Swift, la chiusura degli spazi aerei e l’esclusione dei legami commerciali.
D’altra parte, ha avvertito che gli Stati Uniti e l’Unione Europea (UE) intendono manipolare il conflitto che Russia e Ucraina stanno vivendo oggi per controllare le Nazioni Unite (ONU).
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