Una conferenza su questo tema, del critico Joaquín Borges Triana, è uno degli approcci che nel primo giorno delle sessioni teoriche rivelerà evocazioni e trascendenze di quella pietra miliare della musica cubana.
L’emblematica Casa de la Trova, il parco Céspedes e la Biblioteca provinciale Elvira Cape, situata nel cuore della città, sono le sedi principali dell’incontro, il cui comitato organizzatore è presieduto dal trovatore Eduardo Sosa.
Si aggiunge anche il Museo della musica Pablo Hernández Balaguer, un’istituzione inaugurata quasi sei anni fa nella Avenida de Manduley per rispondere alla rivendicazione del patrimonio e della promozione di una città, dichiarata dall’UNESCO, lo scorso novembre, come creativa in questa manifestazione artistica.
Con la partecipazione dei cantanti José Aquiles, Augusto Blanca e Xiomara Vidal, si svolgerà la tavola rotonda “La Nueva Trova: la cartografia di un movimento”, oltre al momento lirico “Silvio, ti devo questa canzone”, con i poeti Reinaldo García, Teresa Melo e León Estrada.
Alla fine del prossimo giorno 19, l’omaggio arriverà nel cimitero patrimoniale di Santa Ifigenia a José (Pepe) Sánchez, creatore del primo bolero e padre del canto dei trovatori.
Ig/mca