venerdì 26 Luglio 2024
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Díaz-Canel ringrazia i partecipanti alla conferenza USA-Cuba

Il Presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha ringraziato i partecipanti alla Conferenza Internazionale per la Normalizzazione delle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba, che è diventata una piattaforma per denunciare il bloqueo.

Sul suo account del social network Twitter, il presidente ha evidenziato lo sviluppo dell’incontro a New York City il 19 e 20 marzo, con l’assistenza di gruppi di solidarietà provenienti da Stati Uniti, Canada, Colombia e Sud Africa, che hanno affrontato temi legati alla realtà dell’isola e l’ostilità economica e politica di Washington.

“Il reclamo, più che giusto, contro il bloqueo contro la nostra patria, ci unisce”, ha scritto il capo dello Stato nel suo profilo personale agli oltre 150 partecipanti, che hanno anche optato per la costruzione di legami e una migliore intesa tra i due paesi. In precedenza, anche il ministro delle Relazioni Internazionali di Cuba, Bruno Rodríguez, ha evidenziato da questa piattaforma digitale “le solide espressioni di solidarietà e amicizia” durante l’evento e il suo appello a porre fine all’assedio economico, nonché a un rapporto basato sul rispetto.

In tal senso, il viceministro delle Relazioni Internazionali di Cuba, Carlos F. de Cossio, ha sottolineato che il governo della nazione del nord, oltre a punire Cuba, ha proposto di consolidare il suo ruolo di ostacolo ai legami tra i rispettivi popoli.

“Questi sono legami che sono intrecciati naturalmente, che nessun governo, non importa quanto potente, può assolutamente impedire”, ha scritto Cossio su Twitter.

In dichiarazioni a Prensa Latina, Carlos Lazo, fondatore del progetto Puentes de Amor, ha affermato che l’incontro ha cercato di formare un fronte comune di organizzazioni di solidarietà e persone di buona volontà, che chiedono la fine della politica criminale contro il popolo cubano.

Quindi, tra i temi all’ordine del giorno c’erano i modi per contrastare la propaganda anti-cubana e diffondere la realtà dell’isola, nonché la partecipazione delle donne alla società e l’equità di genere.

Lissy Rodrigue Guerrero, giornalista di Prensa Latina

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