Basta percorrere l’angolo tra le vie 13 e 8 del quartiere Vista Alegre, in questa città, per apprezzare l’agitazione del lavoro che restituirà splendore al vecchio edificio dove ha sede l’entità culturale sin dalla sua nascita e, quindi, il comitato organizzatore del Festival Internazionale dei Caraibi.
Divenuta una sorta di santuario della cultura popolare tradizionale, asse del lavoro di questo gruppo di lavoratori, specialisti e ricercatori, la Casa ha ospitato nell’area dedicata alle religioni popolari, di cui fa parte il complesso, il Colloquio in omaggio al fondatore, Joel James.
Il prossimo giugno sarà la celebrazione dei quattro decenni, mentre si prepara la nuova edizione della “Fiesta del Fuego”, incontro che negli ultimi due anni ha notevolmente abbassato il suo profilo per la necessità di svolgerlo prevalentemente in forma virtuale, a seguito della COVID-19.
Tuttavia, alcune attività presenziali sono state mantenute, principalmente il culmine con L’Incendio del Diavolo nella comunità di Barrancas, nel comune di Palma Soriano, con una forte impronta della cultura haitiana.
Le contingenze derivate dalla pandemia hanno rotto la continuità ininterrotta del Festival, che dal 1981, un anno prima della fondazione della Casa, ha avviato uno sforzo di resistenza culturale di fronte ai fenomeni naturali, all’instabilità politica della regione e ad altre vicissitudini.
Ig/mca