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Il presidente di Cuba evoca l’eredità del leader Julio Antonio Mella

L'Avana, 25 mar (Prensa Latina) Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha evocato oggi l'eredità del leader studentesco e fondatore del primo Partito Comunista dell'isola Julio Antonio Mella, 119 anni dopo la sua nascita in questa capitale.

 

 

Nel suo account del social network Twitter, il presidente ha evidenziato le qualità della persona che ha anche guidato la creazione della Federazione Studentesca Universitaria e dell’Università Popolare José Martí, con l’obiettivo di portare l’istruzione superiore ai settori più umili.

“Il rivoluzionario è sempre nuovo. Quello era, è e sarà il leader studentesco”, ha scritto Diaz-Canel a proposito del “quadro politico anti-dogmatico, dell’internazionalista, dell’amante innamorato”.

A soli 20 anni Mella ha fondato la rivista per studenti universitari Alma Mater – la cui dichiarazione di principi mirava a contrastare l’ingerenza degli Stati Uniti nella nazione – e ha guidato la lotta per la riforma universitaria, culminata nel Primo Congresso Nazionale degli Studenti .

Degno di nota tra i suoi meriti è anche l’istituzione della Lega Anticlericale e il suo ingresso nel Gruppo Comunista de L’Avana, nel quale ha svolto un lavoro molto attivo tra il proletariato.

Nel 1925 creò la sezione cubana della Lega Antimperialista delle Americhe e partecipò alla fondazione del Partito Comunista, insieme a Carlos Baliño.

Fu espulso dall’Università de L’Avana per le sue idee rivoluzionarie l’anno successivo e fu imprigionato insieme ad altri membri dell’organizzazione. In segno di protesta contro l’accusa ingiusta e persino un tentato omicidio in carcere, decise di fare lo sciopero della fame ed in seguito  dovette andare in esilio in Messico.

All’età di 26 anni, il 10 gennaio 1929, fu assassinato in quel paese per ordine del dittatore cubano Gerardo Machado.

Ig/lrg

 
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