Il testo ha evidenziato che 164 dei detenuti, tra cui 54 tra bambini e giovani, provengono dalla parte orientale della città di Gerusalemme, occupata dal paese vicino nella guerra del 1967.
Il rapporto è stato prodotto dalla Commissione Prigionieri ed Ex-Prigionieri, dalla Società Palestina dei Prigionieri, Associazione dei Diritti Umani e Appoggio ai Prigionieri Addameer e dal Centro di Informazioni di Wadi Hilweh.
Durante quel periodo, hanno specificato, l’esercito di occupazione ha emesso 195 ordini di detenzione amministrativa contro palestinesi, di cui 107 nuovi e 88 rinnovi.
Criticata dalle Nazioni Unite e dai gruppi per i diritti umani, la cosiddetta detenzione amministrativa viene utilizzata da Israele per arrestare i palestinesi per intervalli rinnovabili che in genere vanno da tre a sei mesi sulla base di prove non divulgate che nemmeno l’avvocato dell’imputato può vedere.
Il rapporto ha evidenziato che alla fine di marzo, 4.450 palestinesi erano dietro le sbarre in varie carceri di quella nazione, tra cui 32 donne e 160 minorenni.
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