Messico ha raggiunto il numero di 3.462 donne uccise da gennaio a novembre del 2021, una media di più di 10 al giorno, secondo i dati aggiornati del Segretariato Esecutivo del Sistema Nazionale di Sicurezza Pubblica, e quest’anno sono già 1.320, aumentando la media a 11 al giorno, qualcosa di intollerabile.
Le statistiche sono macabre nel caso dei femminicidi di ragazze e adolescenti.
Queste cifre sono terrificanti, e ciò che preoccupa le organizzazioni femminili e la popolazione in generale che, nonostante le misure che il governo sta adottando per porre fine o ridurre la violenza nel paese, nell’ambito del femminicidio i risultati sono negativi.
L’omicidio della 18enne Debanhi Escobar di Monterrey, rapita, violentata e picchiata a morte, è stato il fattore scatenante delle ultime manifestazioni che si svolgono dal fine settimana e proseguiranno in quasi tutti gli stati del paese.
I dati della Commissione Nazionale per la Prevenzione e lo Sradicamento della Violenza contro le Donne, ricordano che dai primi due mesi del 2015 ad oggi, le registrazioni di femminicidi nel paese sono aumentate anno dopo anno.
Il governo ha rafforzato la sorveglianza e la presenza militare in quasi tutti gli stati, principalmente dove vengono segnalati più omicidi, come nel caso di Nuevo León e della sua capitale Monterrey, dove attualmente c’è un’incredibile ondata di rapimenti criminali e, sebbene ritornino vive molte donne, molte altre sono state uccise, come nel caso di Debanhi.
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