Dopo i recenti avvenimenti nei luoghi di culto religioso di questa città, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso grande preoccupazione per l’instabilità nell’area occupata da Israele.
In una dichiarazione, il ministro ha affermato di essere attivamente impegnato con i leader della regione per fare tutto il possibile per allentare le tensioni, evitare azioni incendiarie, retoriche e ripristinare la calma.
“Le provocazioni devono cessare immediatamente. Le festività in corso per musulmani, ebrei e cristiani devono essere un periodo di pace e riflessione, non di incitamento e violenza”, ha affermato.
In questo senso, Guterres ha sottolineato che lo status quo deve essere mantenuto e rispettato nei luoghi santi di Gerusalemme.
Ha anche insistito sul fatto che è urgente evitare l’uso eccessivo della forza e fermare tutte le misure unilaterali, come gli insediamenti e gli sfratti da parte di Tel Aviv, poiché possono minare la soluzione dei due stati.
Anche la Lega Araba ha condannato l’escalation israeliana ed ha messo in guardia sulle conseguenze di queste operazioni.
Secondo i dati della Mezzaluna Rossa, venerdì scorso almeno 41 palestinesi sono rimasti feriti durante il raid della polizia israeliana sulla Spianata delle Moschee, nell’area occupata da Gerusalemme Est, e lo stesso scenario si è ripetuto per quasi due settimane consecutive.
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