Secondo il giornalista Jamil Chade, editorialista del portale UOL, il fondatore del Partito dei Lavoratori ha subito l’arbitrarietà dall’operazione giudiziaria disgiunta di Lava Jato, quando Moro era magistrato.
L’organizzazione internazionale ha ricevuto una denuncia che includeva quattro denunce della difesa di Lula nel 2016, che sono state trattate favorevolmente dal comitato nei confronti dell’ex leader sindacale.
In primo luogo, l’arresto dell’ex presidente da parte della Polizia Federale nel 2016, in una stanza dell’aeroporto di Congonhas, a San Paolo, considerata arbitraria dai suoi avvocati.
Anche la parzialità del processo e del giudizio; la diffusione di messaggi privati dei parenti di Lula e l’impossibilità di una candidatura nel 2018.
La conclusione è che l’ex capo di Stato (2003-2011) ha visto violati i suoi diritti in tutti gli articoli.
Fin dall’inizio delle indagini, Lula ha ribadito la sua innocenza e ha denunciato di essere stato “la vittima della più grande menzogna legale” nella storia del Brasile.
Riabilitato in politica nel marzo del 2021 dopo che le sue condanne sono state annullate, l’ex presidente dirige tutti i sondaggi d’opinione fino ad oggi in vista delle elezioni di ottobre, in cui Bolsonaro vorrebbe essere rieletto.
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