Il direttore generale dell’Istituto Boliviano per il Commercio Estero, Gary Rodríguez, ha ritenuto che il paese abbia stabilità grazie alle politiche attuate dal governo ed agli investimenti del settore privato.
“Crediamo che Bolivia sia com’è oggi grazie alla doppia azione del settore pubblico, con gli investimenti, con le sue politiche sociali, ma anche degli agenti economici privati”, ha detto ai media.
I dati pubblicati dagli Istituti Nazionali di Statistica e dalle banche centrali di 18 nazioni della regione confermano che le migliaia di sanzioni applicate dagli Stati Uniti e dai suoi alleati contro Russia dopo l’inizio della sua operazione militare speciale in Ucraina hanno innescato questo indicatore.
A ciò si è aggiunto l’aumento dei consumi dovuto alla revoca dei vincoli sanitari a causa della pandemia della COVID-19, che ha provocato un’escalation dei prezzi di generi alimentari e carburanti con la corrispondente perdita di potere d’acquisto, principalmente nei settori più vulnerabili.
In questo contesto, il tasso di inflazione in Argentina ad aprile, ad esempio, è stato il più alto dell’America Latina con il 6,0%, ed altri 10 paesi hanno superato il punto percentuale, a cominciare da Brasile (1,06).
Un recente studio pubblicato dal The Economist Intelligence Unit (EIU) ha concluso che Bolivia è il paese dell’America Latina nella posizione migliore per resistere agli effetti delle sanzioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati contro Russia.
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