L’ambasciatore cubano qui presente, Miguel Porto Parga, ha pronunciato le parole di Luis Enrique González, presidente dell’agenzia, in cui è stata evidenziata la traiettoria di 63 anni al servizio della verità, ed ha iniziato con la difesa della nascente Rivoluzione Cubana, dando un voce ai popoli dell’America Latina e dei Caraibi, ed a tutte le cause giuste del pianeta.
Nei suoi primi anni e per gran parte della sua storia, l’agenzia ha dovuto affrontare enormi campagne mediatiche, attacchi ai suoi giornalisti e corrispondenti, chiusura di conti bancari ed è stato anche vittima del bloqueo criminale economico, finanziario e commerciale imposto dagli Stati Uniti Uniti a Cuba, ha denunciato González.
Ha messo in evidenza il coraggio e la professionalità dei corrispondenti dell’agenzia che sono stati in Siria dall’inizio della guerra nel 2011.
I nostri corrispondenti hanno compiuto una missione in Siria, nel mezzo delle difficili condizioni causate dalla guerra imposta dall’Occidente, e le loro testimonianze e relazioni costituiscono ottimi contributi alla lotta per la solidarietà dei popoli e per la pace nel mondo, ha indicato.
Durante la cerimonia è stato consegnato a Fady Marouf, attuale corrispondente di Prensa Latina in Siria, il Premio Dignità, conferito dall’Unione dei giornalisti cubani, e la Medaglia Félix Elmusa, assegnata dalla stessa entità, è stata consegnata anche a Hisham Wanous, corrispondente del canale TeleSur in Siria.
I giornalisti dell’agenzia SANA e della televisione siriana presenti all’incontro hanno evidenziato il sostegno di Cuba alla causa giusta del popolo siriano e di altri popoli del mondo, ed hanno evidenziato Prensa Latina come mezzo di comunicazione alternativo che aiuta a frenare le campagne di disinformazione dei grandi media.
Ig/fm